Lettori fissi

mercoledì 10 aprile 2013

NAIMA II


L’atmosfera è quella di sempre, ormai la conosco, ormai ti conosco, saprei descrivere ogni movimento, tutti i passi che fai per avvicinarti al palco e cominciare la tua esibizione, non ho dubbi sulle prossime mosse, come se ce le avessi impresse da qualche parte del mio cervello e non possono andare più via, non che lo voglia, anzi sei ciò che mi fa vivere, ed io, nonostante tutto, nonostante conosca a memoria i tuoi movimenti, sono sempre qui ad osservarti, forse per trovare qualche segno di novità che ogni sera mi proponi e me ne accorgo solo dopo, il giorno seguente, oppure ancora dopo, quando sono solo, e non mi resta che sentire il tuo profumo ricordando le tue mosse, i tuoi sospiri, la voce che non riesco a non ricordare, la sento sempre, ce l’ho qui dentro me, mi accompagna ad ogni passo, non è mai andata via, non ti sei mai allontanata, me ne accorgo adesso, anche se non ci sei, sento i miei respiri che si affannano a seguire i tuoi respiri, sento le mie forze venir meno, quando ascolto i tuoi pensieri che mi attraversano il petto da parte a parte, lasciando un segno che non potrà andare più via, lo so, e me ne accorgo, e non posso farci niente, me lo tengo, perché così, solo così potrò continuare a vivere, ad avere la sensazione di star vivendo, altrimenti sarebbe la fine, altrimenti è la fine, di tutto quello che c’è stato tra di noi, di tutto quello che sono stato, e non ho più voglia di pensarci, mi resta solo il tuo sorriso di seta che strofino sul corpo ogni volta che voglio pensare a te, dolce follia.